Tra i miei libri...

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Perché insegno? Perché ci credo. Un bravo insegnante fa la differenza.

Perché insegno? Una domanda che moltissimi insegnanti si fanno, una volta entrati nel mondo della scuola, e a cui spesso non riescono a dare una risposta illuminante. Questo è un libro di cui c’è bisogno per confermare, sostenere, aprire un mondo decisamente più rassicurante e soprattutto alternativo, rispetto al clima soffocante che opprime i docenti in questi anni. Un libro scritto da Insegnanti per Insegnanti e per quanti, genitori ed educatori per primi, hanno a cuore una scuola di qualità. In un mondo frenetico e disorientato come il nostro, un bravo insegnante, con la sua passione e competenza, può effettivamente fare la differenza e dare speranza al futuro delle giovani generazioni. Il testo raccoglie l’appassionata testimonianza educativa e didattica dei docenti italiani inclusi tra i 50 finalisti del prestigioso premio internazionale “Global Teacher Prize” e “Global Teacher Award”.

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Psicologia. Corso introduttivo

La serietà scientifica nella trattazione della materia, unita ad una non comune qualità dello stile divulgativo, fanno del libro una valido strumento di lavoro per l'insegnamento nei licei delle Scienze umane e un mezzo di aggiornamento per insegnanti ed educatori.
Il libro sviluppa, inoltre, una costante attenzione alle problematiche esistenziali quali motivazioni alla scoperta di sé e della realtà della persona umana.

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Strategie per imparare a pensare

Il programma "IMPARARE A PENSARE" e strutturato in sei serie di lezioni, per un totale di 60 lezioni, cosi suddivise: 1a serie di lezioni: AMPIEZZA DI VEDUTE.Obiettivo di questa sezione 6 di allargare le ability di percezione in modo che it pensiero sia esercitato a seguire differenti direzioni nella soluzione di un problema. 2a serie di lezioni: ORGANIZZAZIONE. Obiettivo di questa sezione e di aiutare l'allievo nell'organizzazione del pensiero. Le prime cinque strategie si riferiscono alle modality necessarie per organizzare le idee di base partendo da un concetto iniziale. Le seconde cinque strategie, inve-ce, trattano dell'organizzazione generale del pensiero. 3a serie di lezioni: INTERAZIONE. Questa sezione tratta in particolare dello sviluppo del pensiero interattivo e criti-co, i modi che usiamo per dimostrare di avere ragione o per comprendere gli errori. 4a serie di lezioni: CREATIVITA. La creativity non 6 una speciale dote di alcune persone, ma una capacita che molti possono acquisire. Essa percie a un naturale processo del pensiero, che pue essere intenzionalmente stimolato ed applicato nell'educazione e nella scuola. Scopo di una educazione creativa e quello di stimolare lo sviluppo di nuove idee, che pos-sono nascere attraverso la modificazione delle strategie, dei concetti e degli esem-pi, in altre parole attraverso la stimolazione di quello che viene chiamato it "pensiero laterale" . 5a serie di lezioni: INFORMAZIONI E SENSAZIONI.Questa sezione tratta di come selezionare e convalidare una informazione. Valori ed emozioni influenzano i processi e i contenuti del nostro pensiero. Scopo del pensiero e quello di ordinare la realty in modo tale da essere coscienti dei valori, delle emozioni, dei processi che not utilizziamo. 6a serie di lezioni: AZIONE.Pensiero in azione. II pensiero per I'azione. Il pensiero attivo. Questa sezione ri-guarda i processi generali del pensiero: attraverso la proposta iniziale di uno sco-po si mira allo sviluppo di quelle specifiche azioni sequenziali necessarie per it conseguimento del risultato.

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Riflessi di una ricerca

Le narrazioni degli educatori che lavorano nella "Raggio di Sole", così come le testimonianze offerte da genitori e bambini che in passato hanno potuto vivere l'esperienza di questa scuola, ci hanno fornito un interessante quadro esperienziale attraverso cui si è cercato di individuare un primo articolato quadro interpretativo del modello educativo a cui la scuola si ispira. Non vi è resa aspera competizione di chi vuole arrivare per primo o dominare gli altri, ma piuttosto quella sana competizione dove non si gareggia tanto per sé o per il proprio tornaconto quanto per il bene collettivo. In questo sforzo, non sempre facile e coerente con le ispirazioni ideali che lo sostengono, si scopre l'ineffabile trama di un commovente gioco comunitario di chi riesce ad "amare per primo". Uria Lamut, storica e pedagogista, dottore in sociologia, docente di Metodologia della Ricerca e di Analisi dei Dati Qualitativi alla Facoltà di Scienze dell'Informazione (Novo Mesto). Nonostante le molte limitazioni di questa indagine, lo sforzo di offrirne alcune evidenze pratiche può essere un buon punto di partenza per aprire a nuove domande e analizzare più in profondità alcuni punti forza della scuola "Raggio di Sole", come quelli legati alle capacità cooperative, empatiche e prosociali che emergono dai comportamenti dei suoi educatori, dimensioni oggi considerate rilevanti anche per il successo e l'innovazione nel campo sociale e lavorativo. Paula Luengo Kanacri, professoressa di psicologia all'Università Cattolica del Cile; membro della "Comisión Nacional Científica y Tecnológica" del Ministero dell'Educazione del Cile.

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Prosocialità e altruismo

Il testo passa in rassegna, le ricerche e le esperienze più rilevanti condotte nell'ambito del comportamento prosociale. Presenta inoltre un modello innovativo di curricolo prosociale rivolto a giovani studenti.
Un simile curricolo non può essere inteso come disciplina scolastica, né può ridursi a semplici contenuti o norme da trasmettere. Certamente dovrà tradursi in adeguate attività formative orientate alla conoscenza e all'approfondimento del comportamento altruistico.

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Educare all'altruismo

"Questo volume rappresenta la parte applicativa del testo "Prosocialità e altruismo", introduttivo e teorico, pubblicato dallo stesso autore. Che l'educazione prosociale-altruistica rappresenti una tematica di prim'ordine è del tutto evidente, tanto che sempre più si avverte l'urgenza di piani mirati d'intervento. In questo testo l'autore presenta un modello innovativo di "curricolo prosociale".

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Psicologia e sociologia

Frutto della collaborazione tra psicologia, pedagogia e sociologia, questo testo riassume con chiarezza espositiva e rigore scientifico gli elementi basilari per l'insegnamento delle scienze umane in campo psico-sociale. Questo libro è pensato e destinato principalmente per studenti e per educatori. E' un contributo introduttivo indispensabile anche per chi generalmente intende avvicinarsi ai concetti basilari della psicologia, dei processi d'apprendimento e sociali.

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Comunicare per amare

Nonostante la crisi che sta attraversando, la famiglia è al centro di un nuovo, significativo interesse da parte delle istituzioni come fattore determinante per una più alta qualità della vita personale e associata. Si va prendendo coscienza che per sostenere il benessere familiare è necessario valorizzare la dimensione relazionale e il ruolo determinante della comunicazione nella gestione delle fasi critiche della vita familiare e di coppia. Il presente volume intende offrire agli operatori e ai diretti interessati uno strumento in grado di aiutare la coppia a formarsi al dialogo e alla relazione, indicando le "giuste regole", le dinamiche e le strategie affinché la comunicazione possa essere veicolo ed espressione di amore.

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Pedagogia di comunione e Metodo Agazzi

Il testo raccoglie i molteplici contenuti del corso biennale (diretto dal Prof. Michele De Beni) promosso dalla Facoltà di Pedagogia dell'Università di Zagabria in collaborazione con Eduforunity internazionale. In questo ampio volume in inglese, croato, italiano si respira quell'ineffabile armonia e quell'anelito che deve animare l'educazione: un orizzonte fondato sulla relazione, su una comunione, che parte da valori universali, ma che sa ben coniugarsi a livello pratico come sinergia tra persona e comunità.

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I tesori di Gibì e Doppiaw

Dedicare un libro a due "personaggi di carta"? Scelta inconsueta, forse, ma Gibì e Doppiaw, nati dalla matita di Walter Kostner, meritano davvero pagine di analisi e approfondimenti. Come si sa, il fumetto è ormai considerato strumento espressivo a tutti gli effetti, ma le strisce che raccontano le storie e i dialoghi di "questi due" hanno una particolarità: propongono, con semplice essenzialità, una visione positiva della vita, sotto ogni aspetto: personale, relazionale, sociale. Parlando del rispetto di sé, dell'altro, dello stupore per le meraviglie della natura, promuovendo una cultura della solidarietà, della pace, della bellezza, Gibì e Doppiaw delineano un alfabeto di valori nel quale possiamo cogliere tutta la ricchezza di un messaggio dal profondo significato educativo.

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Educare. La sfida e il coraggio

E' ormai noto che la società occidentale sta attraversando una profonda crisi di valori; una crisi d'identità sociale e personale con drammatici effetti negativi sulle giovani generazioni, tanto da far parlare di emergenza educativa. Si tratta perciò di ripartire proprio dall'educazione per una coraggiosa azione controcorrente, di cambiamento, dalla quale può dipendere il futuro stesso della civiltà. De Beni propone una lettura della questione e una strategia educativa che individua nella promozione della cultura del rispetto, del dialogo e della reciprocità la chiave di volta di una pedagogia della relazionalità, la sola capace di promuovere un nuovo, autentico Rinascimento della nostra civiltà.

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Essere educatori.
Coraggio di una presenza

Viviamo in un momento di cambiamenti culturali e sociali epocali che hanno profonde ripercussioni sul fatto educativo. Genitori, nonni, insegnanti, educatori faticano oggi a trovare nuovi punti di riferimento e vivono una situazione di profondo smarrimento. Partendo dall’originale esperienza della giovane maestra Silvia Lubich (fondatrice del Movimento dei Focolari, più nota come Chiara, nome che assumerà al momento della sua consacrazione) il volume si apre a tematiche pedagogiche attualissime: il valore della tradizione e dell’innovazione, la formazione delle coscienze, le questioni aperte dai nuovi saperi, la richiesta di nuove competenze, il bisogno di rinnovamento della didattica, la centralità della relazione educativa, dell’accettazione e del dialogo.

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Strategie per imparare a pensare

Camminiamo, parliamo, respiriamo. Il pensiero è un processo spontaneo o deve essere insegnato? Probabilmente un certo livello di pensiero si apprende come si apprende il linguaggio, attraverso l’esperienza, Siamo tuttavia convinti che per raggiungere un livello superiore di efficacia sia necessario insegnare a pensare. E non in modo occasionale, ma “on purpose”, cioè in modo intenzionale e sistematico, per operare scelte e prendere decisioni, per risolvere problemi. Molti nostri successi, in campo cognitivo, affettivo e sociale, dipendono da questa capacità. Occorre una vera rivoluzione nei metodi e nelle strategie, perché il saper pensare, oggi più che mai, è condizione irrinunciabile per un nuovo Rinascimento sociale e culturale.

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Per una cultura dell'unità

“Con questa ricerca – spiega Michele De Beni, pedagogista, che ne ha curato la pubblicazione – si è voluto intraprendere una via innovativa, perchè si è puntato non solo sugli esiti in termini di voto, di soddisfazione per il percorso di studi e di tipologia occupazionale, ma soprattutto sulle condizioni esistenziali dei laureati, con l’arduo obiettivo di mostrare una certa correlazione tra la loro qualità di vita e il modello formativo sperimentato a Sophia”.

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Costruire l'apprendimento

Perchè le sole conoscenze sono così spesso insufficienti per pensare? Cosa significa pensare e, più in generale, apprendere? Quale importanza assumono la consapevolezza ed il controllo del processo d'apprendimento?

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Come un raggio di sole

Un coinvolgente racconto di vita, una voce sempre pronta al dialogo e una passione educativa che ti prende dentro. Qui si respira quel genuino amore per i piccoli, non sempre facile e immediato, frutto di ricerca, dei generosi slanci di ogni giorno. In questi squarci anche la fatica ha il suo “perché”, e quando se ne intravede il senso tutto cambia e si protende oltre. In fondo qui sta anche tutto l’arte dell’educare. Chi senza schemi preconcetti sa raccogliere la sfida e lasciarsi condurre nei “segreti” educativi di questo libro, ne scoprirà trame antiche eppur mai così attuali, vie sempre nuove dell’educare.